Vacuum Terapia Anti-Cellulite

La cellulite è un odioso inestetismo che riguarda un pò tutte le donne. Ad oggi però ci sono molti metodi per combatterla e eliminarla del tutto, uno di questi è la terapia Vacuum, molto in voga negli ultimi tempi e utilizzata da moltissime star del mondo dello spettacolo.

Che cos’è la Vacuum terapia?

Le origini della Vacuum terapia sono da ricercare nell’antica Cina ed è una tecnica che si avvale di coppette o di sfere vuote. Il termine Vacumm, infatti, deriva dal latino e significa proprio vuoto. Questa terapia viene proprio effettuata mettendo sotto vuoto le zone da trattare con delle coppette o sfere in vetro o in plastica morbida. Il materiale più utilizzato è sicuramente la plastica morbida, poiché è più semplice da maneggiare. La Vacuum terapia viene utilizzata non solo in ambito estetico, ma anche in ambito medico. Per quanto riguarda l’ambito medico, questo tipo di terapia viene utilizzato per favorire ed accelerare la guarigione di ferite, ustioni o lesioni cutanee ed è solitamente associata a dei farmaci. In ambito estetico, invece, oltre che ad essere indicata per combattere la cellulite è anche indicata per curare altri inestetismi cutanei tre cui l’acne, le vene varicose e la cellulite. In ogni caso questo tipo di terapia è totalmente indolore e per niente invasiva.

Come Funziona

Le coppette o lo sfere vengono collegate ad un generatore di pressione negativa elettronico, chiamato aspiratore Vacuum. Sulla zona da trattare viene applicato un gel freddo che permette alle coppette di scorrere agilmente sulla pelle e, inoltre, aiuta a sopportare il calore generato dal macchinario che può creare un certo fastidio. L’aspiratore Vacuum aspira la pelle creando un effetto sottovuoto, agendo come una sorta di ventosa che risucchia l’aria circostante per attaccarsi alla superficie. Ovviamente la durata e l’intensità del trattamento variano da paziente a paziente e va da un minimo di 20 ad un massimo di 60 minuti. La pelle, che è un tessuto elastico e morbido, viene così aspirata e massaggiata al tempo stesso, stimolando la circolazione sanguigna. Questo tipo di massaggio, molto simile al linfodrenaggio manuale aiuta a anche a rilassarsi, a ridurre lo stress ed eventuali contratture. Per vedere dei veri e propri miglioramenti, i cicli di Vacuum terapia devono essere ripetuti 2 o 3 volte a settimane per, circa, 5 o 6 settimane, in base alle esigenze del paziente. Inoltre, la Vacuum terapia può essere abbinata ad altri trattamenti estetici come la radiofrequenza, il lipolaser e l’ossigenoterapia.

Vacuum terapia fai da te pro e contro

In commercio sono presenti, ormai da diverso tempo, vari dispositivi che consentono di effettuare la Vacuum terapia direttamente a casa propria. Ovviamente si tratta di strumenti che hanno una minore potenza rispetto a quelli utilizzati dai centri estetici e di dimensioni ridotte in modo da essere più maneggevoli e semplici da utilizzare. Questi strumenti hanno ovviamente dei pro e dei contro. Tra i pro è presente, certamente, la possibilità di poter eseguire la Vacuum terapia a casa propria e quindi senza obblighi di appuntamenti e orari. Un altro pro è l’aspetto economico: l’apparecchio solitamente costa molto meno rispetto all’intero ciclo di sedute in un centro estetico. Tra i contro c’è da considerare che non essendo esperti di questa tecnica è possibile arrecare dei danni all’organismo, anziché dei benefici. Inoltre, alcune zone del corpo, come quella dei glutei o dell’esterno coscia può essere difficile da raggiungere se si esegue la Vacuum terapia da soli. In ogni caso, è bene acquistare dei dispositivi famosi e che abbiano un’efficacia comprovata da parte dei clienti.

Controindicazioni

Trattandosi di un trattamento abbastanza veloce e del tutto indolore non ha controindicazioni e può essere praticato da diverse tipologie di persone. In caso di presenza di capillari dilatati, però, la Vacuum terapia deve essere eseguita a bassa intensità, poiché il maggiore afflusso di sangue potrebbe essere dannoso. Inoltre, il trattamento non può essere eseguito su ferite infette, organi esposti, zone colpite da fistola o in caso di osteomielite.

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