Dieta del Gruppo Sanguigno: Cos’è, Funzionamento, Caratteristiche, Vantaggi e Riscontri Scientifici

La dieta del gruppo sanguigno si basa sugli studi condotti nel 1957 dal naturopata James D’Adamo. Questi somministrò lo stesso regime alimentare a diversi pazienti, notando che i soggetti reagivano i maniera diversa alla dieta proposta a seconda del gruppo sanguigno cui appartenevano. A questi studi ne seguirono altri, dello stesso D’Adamo come di altri esperti nelle scienze dell’alimentazione di tutto il mondo, fino al 1996, anno in cui D’Adamo raccoglie tutti questi studi nel libro Eat Right 4 Your Type, tradotto in 50 lingue e diventato un best-seller in tutto il mondo, compreso in Italia.

Riguardo l’Italia, il maggior contributo e il merito della divulgazione delle teorie del dottor D’Adamo spettano al dottor Mozzi, medico originario di Bobbio. Mozzi ha posto l’accento, nel nostro Paese, sulla correlazione tra sistema immunitario e regime dietetico, elaborando una serie di diete, una per ogni gruppo sanguigno di appartenenza.Cerchiamo di capire come funziona da la dieta del gruppo sanguigno, cominciando proprio da spiegare cos’è il gruppo sanguigno.


La differenziazione del gruppo sanguigno è frutto di una delle diverse strategie di adattamento cui la specie Homo ha fatto ricorso nel corso della sua storia millenaria, attraverso le quali è giunta ad essere, ad oggi, la specie dominante sulla Terra.

All’alba dei tempi, infatti, gli uomini di Neanderthal non conoscevano differenziazione del gruppo sanguigno, ma appartenevano tutti al medesimo gruppo 0. Gli spostamenti dei nostri antenati, e le correlate abitudini di vita – ossia il passare da uno stile di vita nomade ad uno sedentario -, così come le innovazioni tecnologiche da questi raggiunte, sono fattori che hanno portato a un cambiamento dell’alimentazione base della nostra specie. Cambiamento cui il nostro organismo ha fatto fronte proprio differenziando il gruppo sanguigno.

In particolare, il gruppo A nasce in Asia e in Medio Oriente, quando, con la nascita delle prime comunità agricole, l’organismo umano si trovò a doversi adattare ad un regime alimentare basato sui cereali e sul bestiame d’allevamento.

Il gruppo B emerge invece tra gli uomini che abitavano il clima glaciale dell’Himalaya, cui facevano fronte con un’alimentazione basata principalmente sui prodotti della pastorizia, quindi carni e prodotti caseari.
Il gruppo AB – di più recente comparsa (circa 1000 anni fa) è semplicemente frutto della ricongiungersi di questi due “ceppi” di popolazione umana, che riproducendosi in maniera mista hanno portato alla nascita di questo nuovo gruppo.

Alla base di ciascuno dei gruppi sanguigni 0, A, B e AB c’è una particolare sostanza, in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario. Questa sostanza si chiama antigene e, oltre a differenziare i gruppi sanguigni, è alla base della dieta del gruppo sanguigno. Gli antigeni hanno il compito di individuare sostanze nocive all’interno dell’organismo, e lanciare l’allarme cui fa seguito la produzione di anticorpi.

Quello che è alla base della dieta del gruppo sanguigno è la correlazione tra gli antigeni e gli alimenti. Proprio negli alimenti troviamo una particolare famiglia di proteine, nota come lectine. Le lectine, infatti, si comportano in modo diverso a seconda dell’antigene che incontrano. Quando reagiscono con uno “incompatibile” prende avvio la cosiddetta “agglutinazione”, ossia le cellule si agglutinano tra loro, formando dei grumi che poi possono depositarsi sulle pareti degli organi interni, portando all’infiammazione degli stessi.

Il dottor Mozzi ha elaborato diverse diete, una per ogni gruppo sanguigno, al fine di evitare che una cattiva alimentazione causi i problemi suesposti. Per conoscere queste diete, sono disponibili diversi libri e manuali. Quelli da cui partire potrebbero essere proprio quelli scritti da due luminari che abbiamo conosciuto all’inizio del nostro articolo, e quindi La dieta del dottor Mozzi, scritta da Piero Mozzi, e L’alimentazione su misura, del dottore Peter D’Adamo.

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