Dieta Dukan: Dettagli e Specificità sul funzionamento della Dieta Dukan

Il dott. Dukan (ex), ideatore e sostenitore della dieta che porta il suo nome, una dieta discussa e osteggiata dalla comunità scientifica, che gli è costata la radiazione dall’albo dei medici, da circa 50 anni persevera nella divulgazione del suo sistema di dimagrimento.  Essendo stata adottata anche da alcuni VIP è diventata famosa ed è quanto meno intrigante informarsi sul metodo che promette risultati a breve e senza sacrifici. All’impatto colpisce la strategia di dividere in 4 fasi i diversi step del percorso dietetico. Il senso sembra essere quello di rimediare ai danni subiti con una smodata alimentazione tramite un piano d’attacco e ritornare pian piano verso un regime alimentare educato e sostenibile, da adottare come modello nutrizionale.

Dettagli e specificità sul funzionamento

Si compone di 4 fasi (attacco, crociera, consolidamento, stabilizzazione) ognuna delle quali prevede una categoria alimentare alla quale si dovrà attingere. Ad esempio la fase di attacco propone ben 72 proteine comuni a circa un centinaio di portate, da assumere senza restrizioni per la prima settimana o comunque fino alla perdita da 1,5 a 4 kg. In abbinamento un cucchiaio di crusca di avena al giorno e 20 minuti di moto.

Nella seconda fase (crociera), la più lunga e delicata è prevista l’aggiunta di 28 verdure, sempre a volontà, più 2 cucchiai di crusca e 30 minuti di moto. Perdita di peso previsto: 1 kg a settimana, durata: una settimana per ogni kg da perdere.

Terza fase prevista e deputata all’assestamento, seguito al periodo critico di forzato calo ponderale. Lo scopo è di mantenere il peso raggiunto tramite l’assunzione per 10 gg per ogni chilo perso di tutto quello contemplato nelle due precedenti fasi, più frutta, farinacei, pane e formaggio, 2,5 cucchiai di crusca e 25 minuti di moto.

Quarta ed ultima fase, la stabilizzazione. Una volta raggiunto il peso forma ed una buona educazione al cibo, l’alimentazione sarà libera ma equilibrata, sempre accompagnata da 3 cucchiai di crusca al giorno e 20 minuti di moto.

Considerazioni

La fase di attacco, anche se permette un menu ampio e variegato, essendo composto da sole proteine, probabilmente non garantisce il senso di sazietà che scaturisce dall’assunzione dei lipidi. La prima fase è priva di vitamine, sali minerali e zuccheri, che vengono apportati solo nel secondo step (crociera). Inoltre un dieta iperproteica potrebbe comportare un sovraccarico renale ed epatico, in soggetti predisposti o insufficienti non è certamente in linea con una dieta terapeutica. Se è vero che una tale dieta obbliga l’organismo a consumare le scorte lipidiche, è altresì evidente uno squilibrio in difetto di vitamine, carboidrati e sali minerali indispensabili.

Non esistono studi o evidenze scientifiche in merito alle conseguenze e alle biodinamiche della dieta Dukan, se non il fatto che funziona. Effettivamente il riscontro di coloro che hanno perso peso non manca, ma siamo a livello di testimonianze dirette.

La filosofia

Giusta o meno che sia la tabella alimentare, della dieta Dukan colpisce l’aspetto filosofico educativo che è insito nel percorso alimentare. E’ ovvio che ingrassare è l’espressione più diretta di una alimentazione sbagliata e dimagrire non sempre comporta un grado di consapevolezza e di auto regolamentazione come previsto nella Dukan. Rieducare il soggetto in sovrappeso ad un’alimentazione sana ed equilibrata anche dopo aver ottenuto il dimagrimento desiderato, vuol dire metterlo in condizione di vivere una vita sana e non imbattersi in recidive. L’apporto alla dieta di fibre vegetali grezze come la crusca, è un’abitudine sana che bilancia la cattiva qualità di farinacei che la moderna alimentazione ci offre. Le farine bianche, povere di fibre grezze e ricche di glutine, specialmente quelle di importazione da coltivazioni OGM, sono già da sole causa di malnutrizione e sovrappeso.

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